Al modo di Melchisedek: alle radici della pretesa universalistica cristiana
DOI:
https://doi.org/10.82477/sc.v149i3.1138Abstract
Dopo una breve ripresa dei dissidi che hanno diviso le scienze teologiche da quelle religionistiche, l’articolo passa in rassegna le tradizioni sacrificali delle civiltà coeve a Israele, per portare alla luce, in prospettiva fenomeno-logica, alcune costanti. Qui si opta per una visione unitaria del sacrificio: le dimensioni oblativa, vittimaria, comunionale e memoriale vi sono sempre implicate. Il focus su Israele permette, quindi, di assumere il sacrificio to-dah come chiave di lettura dell’intenzionalità oblativa di Cristo, rappresenta-ta nei Vangeli, e della pretesa universalistica cristiana.