Una virtù fuori moda?

La castitas secondo Tommaso d’Aquino

Autori

  • Marco Panero

Abstract

Lo studio intende ricostruire l’insegnamento tomista sulla virtù di castità, per restituirne il fascino ed il carattere strategico per la vita morale. Si precisa anzitutto l’oggetto specifico della castità e la sua collocazione nel quadro della temperanza (§ 1), per esplorare poi le ragioni della sua necessità, tra cui la connessione che la castità intrattiene con la giustizia, la carità e la prudenza (§ 2). Come anche la verginità, la castità non si esaurisce nella sua regolazione materiale (§ 3), poiché rimanda ad un progetto globale di vita buona, nel quale trovano debito ordine anche i fini propri dell’attività sessuale (§ 4). La formazione di individui casti, affettivamente maturi, richiede che la castità venga a modellare la stessa sensibilità del soggetto, mediante connaturalità affettiva (§ 5).

Pubblicato

03-09-2024

Come citare

Panero, M. (2024). Una virtù fuori moda? : La castitas secondo Tommaso d’Aquino. La Scuola Cattolica, 3(152), 443–466. Recuperato da https://www.lascuolacattolica.it/ojs/index.php/lsc/article/view/1845

Fascicolo

Sezione

Articoli