Diritti, giustizia e vita buona. Ronald Dworkin e il liberalismo egualitario
Una lettura morale
Abstract
Ormai nel dibattito pubblico – da destra a sinistra – pochi resistono alla tentazione di definirsi “liberali”, salvo poi ulteriormente precisare la propria posizione. Può quindi interessare alla teologia morale il confronto con uno degli esponenti più significativi della filosofia del diritto statunitense – Ronald Dworkin – che si inserisce a pieno titolo nella corrente egualitaria del pensiero liberale anglosassone contemporaneo. Il suo percorso lo ha portato dall’iniziale adesione al liberalismo classico ad un’elaborazione maggiormente avanzata in merito ai diritti dell’individuo, nella quale ha una posizione centrale la virtù dell’uguaglianza. Può essere utile dunque istituire un confronto con altre filosofie contemporanee della società (Habermas) e con il magistero della Chiesa in merito al concetto (contiguo ma distinto) di “bene comune”.