Al modo di Melchisedek: alle radici della pretesa universalistica cristiana
Abstract
Dopo una breve ripresa dei dissidi che hanno diviso le scienze teologiche da quelle religionistiche, l’articolo passa in rassegna le tradizioni sacrificali delle civiltà coeve a Israele, per portare alla luce, in prospettiva fenomeno-logica, alcune costanti. Qui si opta per una visione unitaria del sacrificio: le dimensioni oblativa, vittimaria, comunionale e memoriale vi sono sempre implicate. Il focus su Israele permette, quindi, di assumere il sacrificio to-dah come chiave di lettura dell’intenzionalità oblativa di Cristo, rappresenta-ta nei Vangeli, e della pretesa universalistica cristiana.