Il discernimento come atto interpretativo

Autori

  • Ermenegildo Conti

Abstract

Prendendo avvio dalla considerazione che il discernimento non è tema trattato in filosofia, il saggio indaga le forme proprie con cui si giunge abitualmente a distinguere e optare per l’azione da compiere: esse sono riconducibili soprattutto al ruolo del soggetto e al suo diretto coinvolgimento in ciò che ultimamente va a costituire e modificare la sua identità. Si può così individuare la connotazione ermeneutica di ogni discernimento: compiuto da una ragione pratica, innestata nella storia socioculturale, è interpretazione della  condizione esistenziale di una persona che, grazie a ciò, sceglie l’azione concreta con cui attua simbolicamente il proprio rapporto con la verità.

Pubblicato

24-07-2025

Come citare

Conti, E. (2025). Il discernimento come atto interpretativo. La Scuola Cattolica, 146(2), 237–263. Recuperato da https://www.lascuolacattolica.it/ojs/index.php/lsc/article/view/3907