Carità teologale e virtù cardinali alla luce di Tommaso d’Aquino

Autori

  • Aristide Fumagalli

Abstract

La recente riabilitazione dell’etica delle virtù in ambito filosofico invita a valorizzare il patrimonio tradizionale della teologia, che specialmente con Tommaso d’Aquino ha offerto un’insuperata sintesi e articolazione delle virtù. In questa logica, l’articolo riprende la trattazione tommasiana delle virtù cardinali e, coerentemente con il principio della caritas forma virtutum, ne interpreta la sequenza e le articolazioni come l’espressione morale del vissuto teologale dell’uomo, il tradursi in amore del prossimo dell’amore di Dio. La prudenza viene interpretata come il concretizzarsi della carità nell’azione, la giustizia come l’adeguarsi della carità al prossimo, la fortezza e la temperanza come il permanere salda della carità a fronte delle difficoltà nell’agire in favore del prossimo, la temperanza come il suo permanere pura, invece, a fronte delle possibili distrazioni dovute ai piaceri. Lo studio, pur limitato alle virtù morali facenti capo alle virtù cardinali, è pensato come contributo per l’elaborazione di una più complessiva teologia delle virtù che, superando indebite riduzioni e semplice giustapposizioni, spieghi come l’agire morale, secondo la visione cristiana, integri le virtù teologali, frutto immediato della grazia divina, con le virtù cardinali, strutture portanti della libertà umana.

Pubblicato

05-08-2025

Come citare

Fumagalli, A. (2025). Carità teologale e virtù cardinali alla luce di Tommaso d’Aquino. La Scuola Cattolica, 141(1), 51–87. Recuperato da https://www.lascuolacattolica.it/ojs/index.php/lsc/article/view/4087

Fascicolo

Sezione

Articoli